Quartiere rosso sangue

€ 12,00

Questo nuovo thriller, il sesto capitolo della collana “Le fatiche del commissario Alessandro Cinti”, porta con sé un qualcosa in più rispetto ai precedenti.

Non solo è ambientato esclusivamente nel quartiere EUR di Roma, ma vuole riportare anche una testimonianza dello stato di cose cui è ridotto il territorio.

Collocato nel periodo di fine anno 2014, è una cronistoria del degrado immeritevole a cui è stato sottoposto il quartiere in questi ultimo decennio (cronaca di oggi).

Racconta della indignazione di una popolazione stufa per il dilagare, senza limiti, della prostituzione e di altre violenze, sempre maggiori e, per l’appunto, è proprio l’omicidio di una squillo che porta, il Commissario Alessandro Cinti, a pensare che questo sia il gesto estremo di qualche cittadino esasperato.

Ma, in realtà, non è così! Ben altri motivi si nascondono dietro quel delitto e a tutti gli altri che lo seguiranno.

Quartiere rosso sangue diventa una avvincente spy story, fatta di agenti della Intelligence e di terroristi mercenari, pagati da non si sa bene chi, che progettano di attentare ad una delle più grosse e potenti aziende italiane di idrocarburi, l’ENI, al fine di destabilizzare il già critico sistema economico europeo.

Storia che si svolge nel periodo tra Natale e capodanno e che racconta della sfida rovente tra un misterioso killer, celato dietro le parvenze di un malvagio Santa Claus, e il nostro poliziotto, che cerca in tutti i modi di stanarlo.

In un susseguirsi di travolgenti avvenimenti, tutti innescati da sibillini indovinelli partoriti da un geniale mercenario, si vorrebbe allontanare il Commissario dalla vera missione il quale, invece, capito l’inganno, incastrerà lo stesso attentatore prima che quest’ultimo possa mettere in atto la sua programmata ecatombe.

Si sviluppa, così, una sanguinosa competizione tra “gatto e topo”, cioè tra l’assassino e il poliziotto, nella quale gli stessi monumenti storici, le bellezze artistiche e le affascinanti architetture del quartiere EUR di Roma, diventano partecipi di questo efferato gioco.

È una storia talmente incredibile, anche se improbabile, tale da far riflettere il lettore sull’esasperato messaggio di allerta su come una situazione, quale quella attuale e reale del quartiere EUR, possa degenerare ulteriormente fino ad assumere una effettività pari a quella ipoteticamente descritta.

Il romanzo vuole anche riportare notizie e informazioni storiche e culturali sulla sua origine. Tante notizie che non vogliono acculturare, per forza, il lettore ma che vogliono dimostrare il DNA originale dell’Eur (E42), l’aristocratica sua genesi, che l’ha creato e gli ha donato le bellezze architettoniche, e non solo. Soltanto per questi monumenti e le tante opere a cielo aperto, l’Eur dovrebbe saper rialzare la testa e ribellarsi a quanto stanno cercando di fargli.

L’Eur, in questo libro, è visto come una persona malata e, paragonato all’animo del suo Commissario, è descritto nello stato attuale dei giorni d’oggi, con le sue turpitudini, con i problemi che lo assillano, con le difficoltà amministrative e sociali.

Parallelamente al nostro Poliziotto, anche lui depresso e angosciato per l’abbandono della moglie per colpa dei problemi di lavoro (derivanti da una sua struttura amministrativa interna, menefreghista e latitante) e a causa delle esigenze sempre più pressanti di una cittadinanza stufa e che richiede pulizia e tranquillità, il quartiere Eur vive la propria delusione e l’inevitabile decadenza del suo territorio, ormai, malato e fatto di opere architettoniche abbandonate, manutenzioni limitate, enormi scandali, diffusa corruzione, prostituzione dilagante e violenze di ogni genere.

Come se non bastasse, sia il quartiere sia il Commissario Cinti, sono coinvolti in una vicenda fatta di intrighi internazionali, interessi di alta finanza, complotti e omicidi.

Come già detto, l’Eur diventa un campo di azione inaspettato e vede minacciate le proprie strutture e le blasonate attività, che l’hanno reso famoso quale culla della crescita economica del nostro paese. Nonostante tutto questo Alessandro Cinti trova la forza di reagire e di combattere il nuovo male e, conseguentemente, la voglia di rinascere.

Quartiere rosso sangue è il sesto romanzo ambientato nel quartiere EUR di Roma.

La scelta di collocare tutte le storie in questo luogo, famoso in tutto il mondo, è perché l’autore ci ha vissuto, ci vive e ci vivrà e, quindi, conosce bene questo quartiere e gli viene spontaneo descriverne ambientazioni e i posti, in quanto, tutti vissuti sulla sua pelle.

Poi, l'Eur si presta per questi soggetti, siano essi romanzi, film o altro. È una scenografia naturale per mille aspetti.

Non esiste un angolo, uno scorcio, una prospettiva che non vada bene per ogni situazione descrittiva, come pure un palazzo, un monumento, una fontana per ambientare una scena raccontata o filmata.
Quartiere rosso sangue fa parte di una serie letteraria: “Le fatiche del Commissario Alessandro Cinti”, una sorta di saga che vede il poliziotto essere protagonista di storie di crimini e di delitti, similarmente a tanti altri, senza particolari differenze se non quella di parlare la lingua dei giovani romani e di pensare come l’autore vorrebbe che si pensasse del quartiere Eur.
Quartiere rosso sangue racconta del commissario Alessandro Cinti, un poliziotto che vive una vita da impiegato dello Stato, al limite tra lo svolgere al minimo sindacale il proprio lavoro e il trasformarsi in un impavido eroe occasionale.

Una specie di eroe metropolitano che cerca di fare il suo dovere al meglio delle sue possibilità, tra mille difficoltà della vita dei giorni d’oggi in cui violenza e giustizia non vanno più tanto d’accordo, ma che, nonostante le contrarietà burocratiche di un sistema di garanzia ferruginoso, riesce a portare a termine ogni sua impresa.

Questo nuovo thriller, il sesto capitolo della collana “Le fatiche del commissario Alessandro Cinti”, porta con sé un qualcosa in più rispetto ai precedenti.

Non solo è ambientato esclusivamente nel quartiere EUR di Roma, ma vuole riportare anche una testimonianza dello stato di cose cui è ridotto il territorio.

Collocato nel periodo di fine anno 2014, è una cronistoria del degrado immeritevole a cui è stato sottoposto il quartiere in questi ultimo decennio (cronaca di oggi).

Racconta della indignazione di una popolazione stufa per il dilagare, senza limiti, della prostituzione e di altre violenze, sempre maggiori e, per l’appunto, è proprio l’omicidio di una squillo che porta, il Commissario Alessandro Cinti, a pensare che questo sia il gesto estremo di qualche cittadino esasperato.

Ma, in realtà, non è così! Ben altri motivi si nascondono dietro quel delitto e a tutti gli altri che lo seguiranno.

Quartiere rosso sangue diventa una avvincente spy story, fatta di agenti della Intelligence e di terroristi mercenari, pagati da non si sa bene chi, che progettano di attentare ad una delle più grosse e potenti aziende italiane di idrocarburi, l’ENI, al fine di destabilizzare il già critico sistema economico europeo.

Storia che si svolge nel periodo tra Natale e capodanno e che racconta della sfida rovente tra un misterioso killer, celato dietro le parvenze di un malvagio Santa Claus, e il nostro poliziotto, che cerca in tutti i modi di stanarlo.

In un susseguirsi di travolgenti avvenimenti, tutti innescati da sibillini indovinelli partoriti da un geniale mercenario, si vorrebbe allontanare il Commissario dalla vera missione il quale, invece, capito l’inganno, incastrerà lo stesso attentatore prima che quest’ultimo possa mettere in atto la sua programmata ecatombe.

Si sviluppa, così, una sanguinosa competizione tra “gatto e topo”, cioè tra l’assassino e il poliziotto, nella quale gli stessi monumenti storici, le bellezze artistiche e le affascinanti architetture del quartiere EUR di Roma, diventano partecipi di questo efferato gioco.

È una storia talmente incredibile, anche se improbabile, tale da far riflettere il lettore sull’esasperato messaggio di allerta su come una situazione, quale quella attuale e reale del quartiere EUR, possa degenerare ulteriormente fino ad assumere una effettività pari a quella ipoteticamente descritta.

Il romanzo vuole anche riportare notizie e informazioni storiche e culturali sulla sua origine. Tante notizie che non vogliono acculturare, per forza, il lettore ma che vogliono dimostrare il DNA originale dell’Eur (E42), l’aristocratica sua genesi, che l’ha creato e gli ha donato le bellezze architettoniche, e non solo. Soltanto per questi monumenti e le tante opere a cielo aperto, l’Eur dovrebbe saper rialzare la testa e ribellarsi a quanto stanno cercando di fargli.

L’Eur, in questo libro, è visto come una persona malata e, paragonato all’animo del suo Commissario, è descritto nello stato attuale dei giorni d’oggi, con le sue turpitudini, con i problemi che lo assillano, con le difficoltà amministrative e sociali.

Parallelamente al nostro Poliziotto, anche lui depresso e angosciato per l’abbandono della moglie per colpa dei problemi di lavoro (derivanti da una sua struttura amministrativa interna, menefreghista e latitante) e a causa delle esigenze sempre più pressanti di una cittadinanza stufa e che richiede pulizia e tranquillità, il quartiere Eur vive la propria delusione e l’inevitabile decadenza del suo territorio, ormai, malato e fatto di opere architettoniche abbandonate, manutenzioni limitate, enormi scandali, diffusa corruzione, prostituzione dilagante e violenze di ogni genere.

Come se non bastasse, sia il quartiere sia il Commissario Cinti, sono coinvolti in una vicenda fatta di intrighi internazionali, interessi di alta finanza, complotti e omicidi.

Come già detto, l’Eur diventa un campo di azione inaspettato e vede minacciate le proprie strutture e le blasonate attività, che l’hanno reso famoso quale culla della crescita economica del nostro paese. Nonostante tutto questo Alessandro Cinti trova la forza di reagire e di combattere il nuovo male e, conseguentemente, la voglia di rinascere.

Quartiere rosso sangue è il sesto romanzo ambientato nel quartiere EUR di Roma.

La scelta di collocare tutte le storie in questo luogo, famoso in tutto il mondo, è perché l’autore ci ha vissuto, ci vive e ci vivrà e, quindi, conosce bene questo quartiere e gli viene spontaneo descriverne ambientazioni e i posti, in quanto, tutti vissuti sulla sua pelle.

Poi, l'Eur si presta per questi soggetti, siano essi romanzi, film o altro. È una scenografia naturale per mille aspetti.

Non esiste un angolo, uno scorcio, una prospettiva che non vada bene per ogni situazione descrittiva, come pure un palazzo, un monumento, una fontana per ambientare una scena raccontata o filmata.
Quartiere rosso sangue fa parte di una serie letteraria: “Le fatiche del Commissario Alessandro Cinti”, una sorta di saga che vede il poliziotto essere protagonista di storie di crimini e di delitti, similarmente a tanti altri, senza particolari differenze se non quella di parlare la lingua dei giovani romani e di pensare come l’autore vorrebbe che si pensasse del quartiere Eur.
Quartiere rosso sangue racconta del commissario Alessandro Cinti, un poliziotto che vive una vita da impiegato dello Stato, al limite tra lo svolgere al minimo sindacale il proprio lavoro e il trasformarsi in un impavido eroe occasionale.

Una specie di eroe metropolitano che cerca di fare il suo dovere al meglio delle sue possibilità, tra mille difficoltà della vita dei giorni d’oggi in cui violenza e giustizia non vanno più tanto d’accordo, ma che, nonostante le contrarietà burocratiche di un sistema di garanzia ferruginoso, riesce a portare a termine ogni sua impresa.

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