La vita delle api

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La vita delle api (La vie des abeilles) è un libro di Maurice Maeterlinck, pubblicato nel 1901.
Ebbe un immediato successo e regalò all'autore una grande popolarità internazionale. Il libro fa parte di una trilogia sugli insetti sociali che comprende anche La vita delle termiti (1927) e La vita delle formiche (1930).
Come l’autore stesso specifica, l’opera non è un trattato di apicoltura, né tantomeno una monografia scientifica; essa è la descrizione appassionata di un osservatore partecipe e passionale; passione che si sviluppò in lui fin da bambino.
Maeterlinck resta affascinato dalla complessa organizzazione che caratterizza la vita sociale delle api, che sembra presupporre un “potere mascherato e sovranamente saggio” a cui egli dà il nome di «spirito dell’alveare». È l’alveare infatti che conta, la sola realtà cui i piccoli insetti si votano con dedizione assoluta, pronti a sacrificargli tutto.
Descrivendo i momenti cruciali della vita dell’alveare, l’autore tocca problemi etici e filosofici.

Maurice Polydore Marie Bernard Maeterlinck (1862 – 1949) è stato un poeta, drammaturgo e saggista belga, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1911.
Un aspetto particolare e meno noto della produzione di Maeterlinck è costituito da vari saggi naturalistici pubblicati lungo il primo trentennio del '900, diversi dei quali furono tradotti anche in Italia. I più noti sono quelli compresi nella trilogia sugli insetti sociali: (api, termiti e formiche):
- La vita delle api (1901), pubblicato in italiano a varie riprese (1921, 1951, 1958, 1979);
- La vita delle termiti (1926), basato su (a detta di alcuni plagiato da) un lavoro del poeta e scienziato sudafricano Eugène Marais (1871-1936), pubblicato in italiano nel 1927, 1950 e 1980 (Rizzoli, collana L'ornitorinco);
- La vita delle formiche (1930), pubblicato in italiano nel 1932.

La vita delle api (La vie des abeilles) è un libro di Maurice Maeterlinck, pubblicato nel 1901.
Ebbe un immediato successo e regalò all'autore una grande popolarità internazionale. Il libro fa parte di una trilogia sugli insetti sociali che comprende anche La vita delle termiti (1927) e La vita delle formiche (1930).
Come l’autore stesso specifica, l’opera non è un trattato di apicoltura, né tantomeno una monografia scientifica; essa è la descrizione appassionata di un osservatore partecipe e passionale; passione che si sviluppò in lui fin da bambino.
Maeterlinck resta affascinato dalla complessa organizzazione che caratterizza la vita sociale delle api, che sembra presupporre un “potere mascherato e sovranamente saggio” a cui egli dà il nome di «spirito dell’alveare». È l’alveare infatti che conta, la sola realtà cui i piccoli insetti si votano con dedizione assoluta, pronti a sacrificargli tutto.
Descrivendo i momenti cruciali della vita dell’alveare, l’autore tocca problemi etici e filosofici.

Maurice Polydore Marie Bernard Maeterlinck (1862 – 1949) è stato un poeta, drammaturgo e saggista belga, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1911.
Un aspetto particolare e meno noto della produzione di Maeterlinck è costituito da vari saggi naturalistici pubblicati lungo il primo trentennio del '900, diversi dei quali furono tradotti anche in Italia. I più noti sono quelli compresi nella trilogia sugli insetti sociali: (api, termiti e formiche):
- La vita delle api (1901), pubblicato in italiano a varie riprese (1921, 1951, 1958, 1979);
- La vita delle termiti (1926), basato su (a detta di alcuni plagiato da) un lavoro del poeta e scienziato sudafricano Eugène Marais (1871-1936), pubblicato in italiano nel 1927, 1950 e 1980 (Rizzoli, collana L'ornitorinco);
- La vita delle formiche (1930), pubblicato in italiano nel 1932.

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